Staminali embrionali su misura senza creare nuovi embrioni
Un gruppo di ricerca americano ha annunciato la creazione di 10 linee di cellule staminali embrionali ottenute senza passare per la produzione di embrioni. Lo riporta il settimanale inglese New S
Un gruppo di ricerca americano ha annunciato la creazione di 10 linee di cellule staminali embrionali ottenute senza passare per la produzione di embrioni. Lo riporta il settimanale inglese New Scientist. L'innovativa tecnica, denominata 'stembrid', consente di clonare staminali a partire da cellule embrionali presistenti. Per ottenere questo risultato, i ricercatori coordinati da Yuri Verlinsky del Reproductive Genetic Institute di Chicago hanno sottoposto cellule di linee embrionali gia' esistenti a una centrifugazione che consente di espellere il nucleo. Quindi si e' fusa la cellula denucleata con quella di un donatore adulto riprogrammandola e ottenendo poi le staminali embrionali denominate 'stemibride'. Secondo quanto riportato da New Scientist, la tecnica 'stembrid' supera molte questioni di ordine etico, perche' non implica in alcun modo la produzione di embrioni ex novo, ma sfrutta cellule embrionali gia' esistenti (le quali sono state ottenute in partenza da embrioni e sviluppate a scopo di ricerca). Yuri Verlinsky, che lavora in un prestigioso centro di biotecnologie a Chicago e vanta un curriculum di alto profilo scientifico, non ha voluto fornire tutti i dettagli sulla tecnica presentata a Londra la scorsa settimana e che, ha precisato, si appresta a brevettare. Creare embrionali a partire da linee gia' esistenti, stando a quanto ha dichiarato Verlinsky, potrebbe essere piu' facile di quanto finora si sia ritenuto. Il metodo si avvale di cellule embrionali umane il cui nucleo viene espulso tramite un metodo di centrifugazione.
Il team avrebbe fatto aderire le cellule a una superficie in modo da agitarle fino a quando il nucleo non viene forzato a uscire. I ricercatori hanno, a quel punto, preso cellule umane adulte fondendole con la staminale denucleata. Cosi' facendo le cellule 'stemibride' sono state riprogrammate con il nuovo nucleo che contiene il Dna del donatore diventando cosi' nuove cellule embrionali. Il 'metodo Verlinsky' consentirebbe vantaggi enormi in tema di bioetica: attualmente infatti ottenere un grande numero di ovuli umani necessari per la clonazione terapeutica e' vietato in molti Paesi e, anche dove la tecnica e' legale, e' comunque costoso. Inoltre, virtualmente non esiste un limite alla disponibilita' di cellule embrionali gia' esistenti. A differenza della tecnica messa a punto in Corea di recente, la nuova tecnica Usa e' una sorta di 'clonazione senza clonazione'. Altri tentativi di questo tipo sono in corso da poco piu' di un anno. Entusiasta della ricerca si e' detto il biologo molecolare Angelo Vescovi dell'istituto San Raffaele di Milano: "se il metodo funziona abbiamo risolto definitivamente il problema etico producendo staminali embrionali senza dover creare embrioni". "Da un anno e mezzo predico questa possibilita' per le cellule di far ritornare allo stato di totipotenza, in pratica ritornare cellule embrionali si tratta di un metodo che risolve il problema etico alla radice. Credo sia una scoperta sensazionale, se confermata, che di certo renderebbe obsolete tutte le altre, compresa la koreana". [Ricordiamo che il lavoro di Verlinsky parte dall'utilizzo di cellule embrionali, e pur non creando nuovi embrioni non crediamo che sarebbero davvero risolti tutti i problemi etici, ndr]. Alcune critiche al lavoro di Verlinsky sono state mosse nel corso della conferenza stampa di presentazione della ricerca, dallo scienziato austrialiano Alan Trounson della Monash University, che lo scorso anno aveva proposto una tecnica simile alla 'stemibrid'. Trounson ha avanzato dubbi sul fatto che le cellule neoprodotte possano contenere materiale genetico diverso da quello del donatore adulto. Verlinsky ha ribattuto che, a partire da una embrionale presistente di una donna e fondendola con una cellula adulta maschile, ha ottenuto una stemibrida maschile. Ma i dubbi riguarderebbero anche l'effettiva capacita' delle nuove cellule di differenziarsi come delle vere e proprie embrionali e inoltre il rischio che le cellule possano formare il cancro; per questo Trounson si e' detto scettico e in attesa di ulteriori conferme sui risultati. "Sembra semplicemente troppo facile", ha infine commentato Marilyn Monk esperta di embrioni all'Institute of Child Health di Londra.
Fonte: (27/05/2005)
Pubblicato in Biotecnologie
Tag:
staminali embrionali
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