Unione europea ha approvato soglia dello 0,9% di OGM nei prodotti biologici
Coldiretti e AssoBio parlano di decisione grave e pericolosa per tutto il settore biologico
E' stata approvata a Lussemburgo un nuovo regolamento sui prodotti biologici che prevede la tolleranza di una soglia di contaminazione accidentale di Ogm dello 0,9%. Alcuni Paesi membri (Italia, Belgio, Ungheria e Grecia) avevano chiesto una soglia dello 0,1% ma la proposta non è stata accettata perchè non è stata raggiunta la minoranza di blocco. Anche il Parlamento europeo si era schierato a favore di una soglia dello 0,1%. AssoBio, associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione di prodotti biologici, parla di decisione grave e, in una nota, il segretario Roberto Pinton, spiega: "Non capiamo che senso abbia chiamare tutti noi ogni 5 anni a votare per eleggere i parlamentari europei, se poi non si tiene conto di quanto decidono. Il parlamento europeo a marzo si era espresso con chiarezza, chiedendo alla Commissione di fissare un limite massimo di contaminazione accidentale da OGM nei prodotti biologici non superiore allo 0.1%, che corrisponde alla soglia di rilevabilità strumentale, contro lo 0.9% proposto dalla stessa Commissione. E i risultati della votazione non davano adito a dubbi: 585 voti a favore, 38 astensioni e soli 35 contrari. Oggi il Consiglio dei ministri agricoli ha confermato la soglia dello 0.9% voluta dalla Commissione, non tenendo in alcuna considerazione le decisioni assunte con una maggioranza schiacciante dal Parlamento, l'unico organo dell'Unione eletto direttamente dai cittadini e la massima espressione della democrazia nel continente." Continua AssoBio: "Ora nei prodotti biologici rimane vietato l'uso intenzionale di ingredienti che contengano OGM (quello biologico è l'unico settore agro-alimentare europeo che ne prevede l'esclusione per legge: nemmeno i prodotti DOP e IGP sono esenti da OGM, utilizzabili nei mangimi degli animali), ma se ne tollererà una presenza accidentale massima dello 0,9%, dovuta a contaminazioni che la norma definisce "tecnicamente inevitabili".
Non ha senso parlare di presenza "tecnicamente inevitabile": infatti non mancano gli organismi accreditati che hanno sviluppato schemi di certificazione per la garanzia "Ogm-free". Anche l'esperienza delle aziende biologiche italiane dimostra che anche nei settori piú potenzialmente a rischio (soia e mais), nessun inquinamento è tecnicamente inevitabile, tant'è che l'hanno sempre evitato rispettando il proprio patto con il consumatore. Non c'è ragione per cui ció non accada anche dopo la sciagurata decisione dei ministri agricoli. I sempre piú numerosi consumatori di prodotti biologici possono quindi continuare ad attribuire la loro fiducia al sistema delle imprese biologiche italiane, che è ben determinato a continuare a garantire la massima trasparenza, sicurezza e ineccepibile qualità dei suoi prodotti". Anche Coldiretti si è espressa negativamente attraverso le parole del presidente Sergio Marini: "E' grave il via libera alle contaminazioni da OGM nei prodotti biologici che sconta un atteggiamento ambiguo del Ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro". "Se non si è coerenti con le azioni a livello nazionale non si riesce - ha sottolineato Marini - a costruire credibili alleanze a livello europeo, dove come è noto non basta "votare contro". La decisione del Consiglio dei Ministri agricoli europei con la fissazione di una soglia di contaminazione dello 0,9% ha respinto la proposta di azzeramento del Parlamento Europeo. Si tratta di un duro colpo per un settore che rischia, secondo le stime, un crollo del 60% nei consumi per una crisi di fiducia nei confronti di alimenti scelti e pagati con un differenziale di prezzo proprio perchè garantiscono sicurezza e naturalità nel metodo di produzione". Queste le dichiarazioni del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Paolo De Castro: "All'ultimo momento la Polonia che garantiva la minoranza di blocco, è uscita. Noi, assieme a Belgio, Grecia e Ungheria ci siamo dichiarati comunque contrari a qualunque soglia superiore allo 0.1%. Una posizione - ha proseguito De Castro - che purtroppo si è ritrovata in larga minoranza''. ''Condividiamo, dunque le forti preoccupazioni del mondo ambientalista e ribadiamo che la nostra strada resterà legata al principio di massima precauzione e all'ascolto delle richieste dei consumatori''. Il commissario Ue Mariann Fischer Boel ha commentato così la decisione: ''Si tratta di un accordo eccellente che aiuterà i consumatori ad individuare con più facilità i prodotti biologici''. Secondo quanto prevede la decisione adottata, sui prodotti biologici sarà apposto un marchio europeo e le norme di qualità saranno rafforzate a partire dal 2009.
Redazione (13/06/2007)
Pubblicato in Biotecnologie
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