Un nuovo Centro per le Biotecnologie, in Sicilia
Presentato a Palermo il CBRB della Fondazione Ri.Med: un campus con 12 quartieri di laboratorio per i aree di ricerca, dalla biologia strutturale all'imaging molecolare
È stato presentato ieri a Palermo il progetto per la realizzazione del nuovo Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica (CBRB) della Fondazione Ri.MED, nata nel 2006 da una partnership fra Governo Italiano, Regione Siciliana, CNR, Università di Pittsburgh e University of Pittsburgh Medical Center (UPMC). Il Centro sorgerà in provincia di Palermo, a Carini, non lontano dall'aeroporto 'Falcone e Borsellino', avrà un'estensione di 31.000 mq e sarà realizzato su un terreno di 16 ettari che la Regione Siciliana ha donato alla Fondazione.
Il progetto è firmato da un raggruppamento temporaneo d'imprese - formato da aziende internazionali, italiane e siciliane - vincitore del concorso bandito lo scorso anno dalla Fondazione Ri.MED per la progettazione del Centro. Il gruppo è guidato dalla società di architettura HOK (e comprende Buro Happold Ltd., Giovanni Randazzo, Progetto CMR, De Cola Associati e EUPRO). L'intero progetto è stato concepito all'insegna di un forte risparmio energetico e di un impatto ambientale minimo, proprio in virtù delle tecnologie all'avanguardia e dei materiali che verranno utilizzati per la sua realizzazione.
Gli impatti ambientali sono minimizzati dalle dimensioni contenute del campus e dal paesaggio naturale che caratterizza la maggior parte del sito. Inoltre, il disegno architettonico prevede la possibilità di mettere in relazione le diverse parti dell'edificio, facilitando la comunicazione fra i ricercatori. La distribuzione dell'area prevede la creazione di un piccolo 'villaggio', con una serie di edifici collocati lungo una strada pedonale. L'idea alla base del progetto è, infatti, quella di creare un'unica comunità scientifica. In quest'ottica si prevedono 12 aree laboratorio (quartieri di laboratorio), tutte di uguale dimensione, con infrastrutture flessibili, adattabili ad ogni esigenza. Otto (8) le principali aree di ricerca che verranno sviluppate all'interno del Centro: biologia strutturale, biologia computazionale, ricerca di nuovi farmaci, sviluppo di vaccini, sviluppo di dispositivi biomedici, medicina rigenerativa e ingegneria dei tessuti, Imaging molecolare e neuroscienze.
La posa della prima pietra del CBRB è prevista entro il prossimo anno (2013), la fine dei lavori per il 2016. Il costo complessivo per la costruzione dell'opera è di 210 milioni di euro provenienti da un finanziamento messo a disposizione dal Governo Nazionale. Si prevede che , in un secondo momento, all'interno della stessa area, possa nascere un nuovo ospedale da trecento (300) posti letto che sarà collegato al CBRB dando vita ad un campus biomedico di rilevanza internazionale.
La realizzazione del CBRB affermerà il ruolo chiave dell'Italia e della Sicilia nello sviluppo di nuove terapie, dispositivi biomedicali e test diagnostici. Il centro avrà, anche, effetti positivi sull'intera economia siciliana e su quelli dell'Italia Meridionale. Secondo i più recenti studi, infatti, i territori attualmente caratterizzati da un'espansione nel settore del biotech hanno registrato un incremento in termini di posti di lavoro ad alto livello retributivo, con un conseguente forte stimolo alla crescita economica delle aree interessate. Presso il nuovo centro potranno lavorare circa 600 persone e altrettante potrebbero trovare un'occupazione nell'indotto che la struttura aiuterà a sviluppare. Il personale assunto dal CBRB sarà altamente qualificato: ricercatori in varie discipline, biologi, medici, ingegneri, tecnici specializzati.
Redazione (29/11/2012)
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