Le molecole a pupazzetto, ovvero: l’uomo, un essere nanopuzomorfo
La vedete la figura qui a sinistra? No, non si tratta di un personaggio da fantascienza fantozziana… si tratta invece della formula di struttura di una molecola che è stata creata appositamente per avere sembianze umane; più specificamente, il composto in questione è stato progettato e poi sintetizzato per somigliare il più possibile ad un ballerino. E’ lapalissiano che ricerche di tale pregio, condotte da grandissimi visionari delle scienze moderne (cfr. Stephanie H. Chanteau and James M. Tour, J. Org. Chem.), non servono assolutamente a nulla.* Ma è così gaio pensare come Chanteau e Tour lavorino duramente ogni giorno, per creare molecole sempre più simili a loro stessi mentre danzano! Ora, mettiamo che James Tour per esempio un giorno si presenti in laboratorio, danzando con un cappello in testa… come fare ad adattare la molecola qui rappresentata alla forma cappelluta del cranio del fantasioso scienziato? Ovviamente, il nostro non si è perso d’animo di fronte alla tremenda sfida, trovando quindi la soluzione. Infatti, il Professor Tour ci insegna che è sufficiente esporre la molecola sopra rappresentata a 10 minuti di forno a microonde in presenza del seguente composto:
Ebbene, il miracolo è servito! Alla fine della cottura, potete infatti ottenere il grande risultato chimico-artistico che segue:
Vi lascio a questo punto immaginare la via sintetica che conduce all’ottenimento dei sequenti, simpatici personaggi:
Questi personaggi – generalemente definiti “NanoPutians”, ovvero “Nanopuziani” in italiano – sono un po’ ridicoli, ma in realtà la loro vita è molto tragica, e se leggerete oltre vi spiegherò il perché.
Mettiamo che un Nanopuziano voglia smettere di ballare e voglia quindi cominciare a giocare a calcio. L’unica soluzione valida appare essere quella di usare una molecola di fullerene come pallone (si veda l’angolo in alto a destra nella figura qui sotto). Ma per gestire un pallone relativamente enorme e con peso comparabile a quello del giocatore stesso, forse non basterebbe Maradona.
E dopo un’attività sportiva così estenuante, il nostro nano-giocatore vorrà giustamente tornare a casa, per riposarsi… ma nè il viaggio verso la propria dimora, nè la dimora stessa sono davvero a dimensione di nanopuziano! Infatti le ruote della sua bicicletta non girano, e la sua casa è decisamente troppo piccola per ospitarlo degnamente (si vedano le strutture del bicicloesile e dell’hausano qui sotto).
Mi piace l’idea di concludere questo articolo ricordando che l’universo è immenso, ed è quindi probabile che qualche Nanopuziano si sia originato casualmente nel brodo primordiale di qualche pianeta ai confini della nostra o di altre galassie già miliardi o milioni di anni fa. Avendo occhi nanoscopici, il nostro Nanopuziano avrebbe scoperto ben prima di un certo Karl Marx** gli effetti della quantizzazione, così come la natura atomistica della materia. Ed è poi un po’ buffo pensare come, ben prima della comparsa dell’uomo sulla terra, oggetti nanoscopici antropomorfi si potessero aggirare indisturbati nel nostro universo! Ehi, ma… mi sembra di sentire un Nanopuziano lamentarsi con la sua vocina flebile, ma decisa: “Guarda che sei tu ad avere forme nanopuzianomorfe, e non io ad essere antropomorfo…”
* In realtà una motivazione valida questo lavoro ce l’ha: è utile per l’insegnamento della chimica organica.
** Forse non tutti sanno che il nome di battesimo di Max Planck è Karl Ernst Ludwig Marx Planck.
aggiornamento del 7 novembre 2011 [Giovanni Argento]:
Sabrina Perdew ci ha omaggiato anche della molecola nanopuziana, versione animata. Se il vostro browser non supporta l’animazione, potete cliccare col tasto destro, salvarla con nome sul vostro PC, e godervela :)
Tag:esperimenti bizzarri, fantascienza, fullerene, Karl Marx, Max Planck, molecole, molecole antropomorfe, nanopuziani, nanopuzomorfo, pupazzetti
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