Il porno-mondo dei fiori
Uno dei più grandi scienziati del passato è senza dubbio Linneo, che ideò il sistema di classificazione degli esseri viventi. Questo sistema consiste in un doppio nome latino (ad esempio Homo sapiens, o Tirannosaurus rex) che permette di identificare qualsiasi animaletto o fiorellino, dall’umile paramecio all’enorme balenottera azzurra, dagli antichissimi dinosauri fino alle specie animali e vegetali ancora da scoprire.
Pochi però conoscono l’aspetto perverso del naturalista: pare fosse ossessionato dal sesso, e che si divertisse a dare ai fiori e ad altre creature nomi che ricordavano i genitali. Chiamò le parti di una specie di bivalve vulva, labia, pubes, anus, e hymen (1). Chiamò un genere di piante Clitoria, e sfogliando il suo best-seller sulla classificazione si trovano anche un Fornicata e un Vulva (di nuovo: dopotutto, se si tratta di ossessione, le cose si ripetono). Per i più curiosi e per gli increduli, faccio un solo esempio, una conchiglia: la Crepidula fornicata.
Linneo comunque non era il solo a vedere il sesso e le volgarità nelle piante. A noi oggi sembrano solo fiorellini, ma i nostri antenati chiamavano il dente di leone «piscialetto», perchè credevano avesse proprietà diuretiche. Altrove (2) si citano fiori che nella tradizione popolare avevano nomi altrettanto delicati, come «scorreggia di cavalla», «signore discinte», «strizzata di palle», «piscio di cane», «culo aperto», e «pezza al culo». Vi è appena venuta voglia di studiare botanica?
Il naturalista comunque non ha fatto in tempo a trovare l’amore solitario nelle piante, perché i primi dati di questo tipo sono contenuti in uno studio cinese del 2006. Tutti noi sappiamo più o meno come funziona la storia dell’ape e del fiorellino: per fare sesso, due boccioli (oppure lo stesso, se la pianta è ermafrodita) hanno bisogno di qualcosa o qualcuno che li aiuti. Può essere un insetto, può essere il vento, può essere il botanico con un pennellino, o un sacco di altre cose. Ma c’è un fiore che fa all’amore con sé stesso, produce abbondante prole e non ha bisogno proprio di nessuno. Anzi, già che c’è fa tutto sfidando la forza di gravità.
Il fiore in questione è l’orchidea Holcoglossum amesianum, che cresce in Cina nella provincia dello Yunnan, a 1.200-2.000 metri d’altitudine. Degli studiosi hanno analizzato quasi 2.000 di questi fiori e hanno scoperto una cosa bizzarra: la parte terminale del suo organo maschile (l’antera, sulla cui punta è attaccato il polline) è capace di sollevarsi verso l’alto e di ruotare per 360 gradi; si ripiega in pratica su sé stessa, e in questo modo si inserisce nello stigma, ovvero l’organo femminile.
Ovviamente, questa orchidea non è l’unica pianta ermafrodita; ma al contrario delle altre non secerne liquidi appiccicosi per veicolare il polline, e non usa insetti per spostarlo dall’antera allo stigma. E’, insomma, il primo fiore che si riproduce completamente da solo. O che fa all’amore con sé stesso, se volete una visione più romantica del mondo.
Chissà come avrebbe chiamato Linneo questa specie…
(1) Gould, Leonardo’s mountains of clams and the diet of worms, p. 79
(2) Thomas, man and the natural world, pp. 82-85
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Secondo me a essere ossessionato dal sesso è l’autore di questo articolo. I nomi dell’anatomia umana, della botanica e della zoologia derivano direttamente dal latino e non l’una dall’altra, come se fossero in catena. Ovvio dunque che strutture simili abbiano lo stesso nome latino in ciascuna disciplina.
Ciao Lella,
ovviamente puoi pensare quello che vuoi dell’autore dell’articolo. Pero’ ti faccio notare che le parti che collegano la botanica al sesso non sono farina del suo sacco, ma a due libri che il post riporta (trovi i riferimenti in calce all’articolo).
Forse sono quelli, gli autori ossessionati dal sesso? ;)
Cmq, credo che il tuo commento contenga un ragionamento errato: e’ vero quel che dici, e cioe’ che strutture simili hanno nomi simili. Ma chi ha dato il nome a quelle strutture? L’uomo, no?
E soprattutto: i generi di piante Clitoria e Fornicata in cosa sarebbero simili nella zoologia o nell’anatomia umana, se non a qualcosa che ha a che fare con il sesso?
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