Home » Esperimenti bizzarri

Amore, sei premurosa come un ratto

Empatia: l’abilità di capire ed immedesimarsi nello stato d’animo di qualcun altro. Di capire se qualcun altro soffre, se qualcun altro ha bisogno d’aiuto. Una cosa che abbiamo dentro tutti: dal bambino che piange per averne sentito un altro piangere allo sconcerto che ci prende quando un mendicante ci tende la mano, e cerchiamo di placare allungandogli qualche monetina. Questa caratteristica, che pareva distinguere la specie umana dalle altre, è stata poi osservata in animali a noi molto vicini, i primati. Ma a quanto pare, è evolutivamente più antica: anche i ratti provano empatia. Com’è che non ce l’aveva solo la mia prof di matematica?

Se intrappolate un ratto in una gabbia molto piccola, non la prenderà tanto bene. I ratti sono bestioline dalla vocina acuta e dalla pazienza scarsa: inizierà a lanciare grida di panico ad una frequenza oltre la nostra soglia di udibilità. Mentre voi non sentirete nulla, questo basterà a mettere in allarme l’altro ratto che avrete posizionato all’esterno della prigione del primo amico. Quando un ratto incontra qualcosa che lo lascia perplesso, solitamente si immobilizza con grande nonchalance. E invece, sfidando il suo stesso istinto, il ratto libero – dopo un po’ di esplorazione - si metterà al lavoro per cercare di capire come liberare il compagno intrappolato!

Questo è ancora più interessante se consideriamo che il ratto all’esterno non si sbatterà più di tanto nel tentativo di aprire la gabbia nel caso in cui questa fosse vuota o contenesse un pupazzo a forma di ratto (questo dimostra tre cose: che neanche i ratti si sbattono per niente; che i ratti non sono così scemi come potreste pensare; che però potrebbero esserlo alcuni ricercatori).

Ciliegina sulla torta, in compresenza di due “prigioni”, una con un ratto intrappolato e un’altra piena di cioccolato (il cioccolato per i ratti è un po’ come le puffbacche per i puffi), il ratto libero tenderà ad aprirle entrambe e a lasciare volontariamente del cibo per il ratto meno fortunato di lui.

Notevole, devo dire, anche se un po’ il dubbio mi rimane: siamo sicuri che l’apertura della gabbia non sia semplicemente un modo per salvarsi i timpani da una vocina che ti trapassa il cranio a 23 KHz?

 

Risorse per i più avventurosi:

Articolo Originale

Video

Tag:, , , , , , , , , , ,

Scritto da Piermatteo Barambani Pubblicato il 9 gennaio 2012

 

Se ti é piaciuto questo articolo, rimani aggiornato:
seguici anche su Facebook!

Commenti chiusi.