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Sperimentazione animale: l’Imperatrice è nuda o è rivestita di vaccate? (parte VIII)

Prosegue l’analisi critica dell’opera antivivisezionista di Ruesch “L’imperatrice nuda”: ammetto che mi sta provando molto.
I link alle puntate precedenti li trovate in calce a questo stesso post. In grassetto le frasi originali dell’opera di Ruesch, e in corsivo i miei commenti.

 

L’autore continua a riportare farmaci o sostanze che avrebbero comportamento diverso in uomo e in animale, in alcuni casi cio’ è vero (l’autore si riferisce a sostanze che sono alimenti per specifici animali, ma non riporta adeguate referenze per farmaci con comportamento differenziale tra specie). Spesso le affermazioni dell’autore sono completamente negate dai dati bibliografici

Lo stesso acido prussico, di cui una sola goccia è letale per l’uomo, lascia indifferenti i rospi e le pecore anche in grosse quantità. Il cianuro di potassio, per noi letale, lascia indifferente la civetta, ma una delle nostre zucche di campo può mettere in stato di grave agitazione un cavallo. Una dose di oppio che ucciderebbe un uomo può essere data impunemente ai polli e ai cani.

Il cianuro di potassio è un sale dell’acido cianidrico che viene anche detto acido prussico… L’autore sembra non sapere che di fatto siano la stessa cosa (dato che la tossicità del cianuro di potassio non è data dal potassio, ma dal cianuro). Non ho trovato riferimenti significativi a cianuro+rospi (o rane) né in italiano né in inglese, non ho trovato nulla di significativo nemmeno per polli+resistenza+oppio (a parte un simpatico articolo in cui l’esercito USA vuole convincere le popolazioni rurali dell’Afganistan ad abbandonare le coltivazioni di oppio per convertirsi all’allevamento di pollame). In relazione alla resistenza agli oppiacei dei cani riporto che gli oppiacei sono utilizzati per contrastare la diarrea nei cani e tra le controindicazioni è riportato che anche i cani sono soggetti a torpore e sedazione se trattati con oppiacei

http://veterinary-help.com/562-opiate-antidiarrheals-paregoric-diphenoxalate-hclatropine-sulfate-loperamide-hcl.htm

Gli oppioidi causano stitichezza anche nell’uomo.

http://en.wikipedia.org/wiki/Opioid

È molto difficile addormentare un gatto con l’etere, ma una volta addormentato è facilissimo che il gatto ne muoia.

Non ho trovato informazioni significative in materia, non posso confermare ne smentire, l’Autore sembra supporre che l’indice terapeutico (la distanza tra dose farmaceutica e dose letale) sia piu’ basso in gatto che in uomo, ma non ho trovato dati.

Il cloroformio è talmente tossico per i cani che, essendo stato provato prima di tutto su di essi (dal francese Flourens), il suo impiego sull’uomo fu ritardato di moltissimi anni.

Il cloroformio ha le stesse capacità anestetiche e la stessa tossicità per l’uomo e per i cani, fu dimostrato che causa sedazione in animali e i livelli di tossicità sono compatibli (si vedano Florens Comptes Rendus (1847), e Wakely Lancet (1848))

Si veda anche Goodman & Gilman (1980) The Pharmacological Basis of Therapeutics, 6th Ed., Macmillan in cui si afferma che la tossicità in uomo supera comunque i benefici.

La morfina, che calma e anestetizza gli uomini, causa eccitamento maniacale nel gatto e nel topo, pecore e maiali ne vengono stimolati anziché depressi, e i cani possono sopportarne dosi 50 volte maggiori di un uomo senza avvertire alcun effetto.

Questa informazione è falsa e deriva dal paper di Sturtevant & Drill Nature (1957) in cui si riporta che a 20mg/kg la morfina è eccitante in gatto, mentre a 3 mg/kg non causa eccitamento. La dose antidolorifica in uomo è 0.2 mg/kg ed a questi dosaggi l’effetto è identico in uomo e gatto (Davis e Donnely Am. Vet. Med. Ass. (1968)) mentre dosi che inducono eccitazione in gatto hanno effetto eccitante anche in uomo (Wingard et al. Human Pharmacology (1991)) quindi il modello animale ricapitola esattamente il comportamento in uomo. Per il discorso sul cane si veda quanto detto in precedenza per gli oppiacei (la morfina è il principale principio attivo presente nel lattice dell’oppio)

Viceversa il succo di limone è veleno per conigli e gatti, le mandorle sono veleno per le volpi, il prezzemolo è veleno per i pappagalli.

L’alcool è un veleno universale, tranne che per l’uomo. I maiali sono immuni da quasi tutti i veleni, tranne che dall’alcool.

Il succo di limone è usato come repellente per impedire che i gatti lecchino cose che non devono leccare e come rimedio casalingo contro le pulci. La tossicità a cui credo l’autore faccia riferimento è la tossicità degli oli essenziali (incluso quello di limone) http://en.wikipedia.org/wiki/Essential_oil, come si puo’ notare i tipi di tossicità (epatotossicità e tossicità cutanea) si possono manifestare anche in uomo. Le mandorle sono naturalmente velenose (infatti contengono acido cianidrico e l’odore di ‘mandorle amare’ è un sintomo tipico dell’avvelenamento da cianuro).

La tossicità del prezzemolo per i pappagalli è molto dibattuta (su google non ho trovato info conclusive) e lo stesso vale per le mandorle alle volpi (in un sito dice esplicitamente che si tratta di convinzioni popolari, ma non posso ne confermare ne smentire e il sito a sua volta non cita nessuna fonte se non wikipeda, in cui pero’ l’informazione sulle volpi è assente)

http://askville.amazon.com/almonds-poisonous/AnswerViewer.do?requestId=424300

La tossicità dell’alcool e i sui meccanismi di azione sono identici in tutti i mammiferi, gli enzimi per la metabolizzazione dell’alcool sono ubiquitari dato che fanno parte del tipico armamentario di detossificazione del fegato. Ad alti dosaggi l’alcool è ugualmente letale in uomo.

Nel collegamento di seguito si discute sugli effetti da etanolo in modelli animali riscontrando sostanziali somiglianze con quanto visto in uomo

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK2523/

All’uomo non è trasmissibile la gastroenterite virale che falcia la maggior parte dei gatti in tenera età, né il cimurro che fa strage di cani ; per contro gli animali sono immuni dalle più gravi infezioni a cui vanno soggetti gli esseri umani. Perfino le pulci conoscono la differenza tra cane e uomo, e quelle dell’uno rifiutano l’altro.

Beh l’uomo prende la gastroenterite virale umana e non quella felina (i famosi virus parainfluenzali che causano vomito o diarrea), l’uomo prende il morbillo e non il cimurro (che è un suo parente stretto). Questo perché i virus sono organismi altamente specializzati che si sono fortemente semplificati perché fanno affidamento su uno specifico tipico di cellule in uno specifico tipo di organismo. Ad ogni  modo ci sono chiari esempi di virus che sono meno schizzinosi e sanno colpire piu’ specie, uomo compreso, per esempio l’HIV è derivato da una mutazione dell’omologo virus nelle scimmie, il virus dell’influenza aviaria puo’ passare dai polli all’uomo e lo stesso vale per l’influenza suina, come pure per il vaiolo che puo’ infettare sia le vacche che l’uomo (o meglio poteva dato che è stato estinto).

Chiunque abbia avuto un cane con le pulci sa benissimo che le pulci non vanno troppo per il sottile, inoltre le pulci dei ratti e dei topi sono l’ospite ideale del patogeno che causa la peste nera.

http://it.wikipedia.org/wiki/Yersinia_pestis

Chiunque abbia studiato un minimo di storia della medicina lo sa.

Anche il virus della rabbia puo’ passare da una specie all’altra compreso il cane, la volpe, l’uomo e il pipistrello.

Il Talidomide, che fece nascere 10.000 bambini deformi oltre a causare nevrite periferica irreversibile in innumerevoli adulti, è sostanza totalmente innocua per quasi tutte le specie di animali;

Non è vero, si vedano i già precedentemente citati lavori di:

DiPaolo “Congenital malformation in strain A mice: its experimental production by thalidomide” JAMA (1963).

King & Kendrick “Teratogenic effects of thalidomide in the Sprague Dawley rat” The Lancet: (1962).

Homburger et al. “Susceptibility of certain inbred strains of hamsters to teratogenic effects of thalidomide” Toxicol Appl Pharmaco (1965)

Hamilton & Poswillo “Limb reduction anomalies induced in the marmoset by thalidomide” J Anat (1972)

Hendrick et al. Thalidomide syndrome in baboons” Nature (1966).

Come già detto la tragedia del talidomide è dovuta ad una ridotta sperimentazione in animale infatti il farmaco non fu inizialmente testato in femmine gravide. Se si fosse fatta la sperimentazione in modo corretto, i modelli animali avrebbero riprodotto quanto poi è successo in uomo.

invece la comune aspirina, che da un secolo l’umanità consuma a tonnellate, causa nascite deformi nei ratti.

Le dosi mortali di aspirina in animale sono enormemente piu’ alte delle dosi usate in uomo: nel gatto la morte da intossicazione acuta avviene dopo ~24-36h con una dose di 60mg/kg x 5 volte al giorno (Davis e Donnelly 1968) equivalente ad un consumo umano di 60 pastiglie al giorno (già con l’enorme quantità di venti pastiglie al giorno si hanno effetti tossici in uomo ed una dose di 60 pastiglie è con buona probabilità completamente letale anche in uomo). Le dosi che causano malformazioni in ratto sono parimenti molto elevate 250 mg/kg al giorno per tutta la gravidanza (McColl et al 1965) ovvero una cinquantina di compresse al giorno per 9 mesi per un donna di 60 kg.

E’ interessante notare che i dati in animale hanno permesso di guardare retrospettivamente studi clinici scoprendo una correlazione tra casi di malformazioni in uomo e un uso sregolato di aspirina in gravidanza (Richards 1969 e McNeil 1973). Ancora una volta il modello animale si rivela attendibile.

I fabbricanti dell’Entero-Vioformio, tanto usato dagli uomini, raccomandano di non somministrarlo agli animali domestici, per i quali può risultare mortale.

Non ho trovato dati in materia. L’enterovioformio è fuori commercio da anni, anche per uso umano.

Il Tuberkulin di Koch, nel quale per molti anni il mondo si era illuso di avere ottenuto un vaccino contro la tubercolosi perché guariva la tisi nelle cavie, si dimostrò invece capace di scatenarla nell’uomo.

No. La tubercolina è usata per verificare se un individuo ha la tubercolosi senza aver ancora sviluppato i sintomi, questo perché chi ha la tubercolosi possiede gli anticorpi in circolo nel sangue e se esposto alla tubercolina (che è un estratto cellulare dell’agente della tubercolosi) ha una reazione cutanea sul sito di esposizione. Formulazioni terapeutiche piu’ recenti sembrano poter alleviare i sintomi del lupus o di altre malattie

http://chestofbooks.com/health/materia-medica-drugs/A-Practitioner-Handbook-Of-Materia-Medica-and-Therapeutics/Tuberculin-Koch.html

Parimenti l’Uretano, finora il farmaco più usato per prolungare la vita dei malati di leucemia, malattia del sangue considerata di natura cancerosa, ha l’effetto opposto sugli animali da esperimento, nei quali provoca il cancro anziché arginarlo.

Molti farmaci anticancro hanno una tossicità estremamente alta perché devono distruggere il tumore che è costituito da cellule dell’organismo e non da agenti esterni, quindi il bersaglio (la cellula tumorale) è molto simile a cio’ che si vuole invece preservare (le cellule normali). Molti farmaci anticancro interferiscono con la replicazione del DNA (perché cosi’ si spera che colpiscano di piu’ le cellule che si replicano piu’ rapidamente che sono quelle tumorali), ma questo ha effetti mutageni e cancerogeni. Non solo l’uretano (di cui non ho trovato riferimento) ma gli antitumorali in genere sono di frequente cancerogeni sia in uomo che in animale.

Discorso analogo vale per l’approccio anticancro tramite radioterapia: un individuo sano deve tenersi alla larga dalle radiazioni (che come tutti ben sanno sono cancerogene) ma se qualcuno ha già il cancro la possibilità di guarire supera il rischio di sviluppare nuovi tumori (anche perché il processo di oncogenesi è relativamente lento e di fronte alla possibilità di sviluppare un tumore in dieci anni o di morire in due credo che tutti sappiano cosa scegliere).

L’autore avrebbe dovuto documentarsi di piu’ cercando di contestualizzare le notizie che riporta.

Continua?

 

Bah andiamo avanti.

 

 

Parola di Zarathustra

 

Sperimentazione animale: l’Imperatrice è nuda o è rivestita di vaccate?
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Scritto da Zarathustra Pubblicato il 7 novembre 2012

 

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4 Commenti »

  • Lorenzo dice:

    Massima stima per voi. Continuate così!

  • nico dice:

    La cosa geniale è che quando chiedi a queste persone delle referenze ti mandano a siti di pseudoscienza e se ti azzardi a criticarli ti cominciano ad insultare dicendo che hai la mente chiusa e che non capisci nulla.
    Loro invece, che mai hanno aperto un libro di biologia (e parlo di livello di scuole superiori), hanno capito tutto della vita.

    Comunque complimenti per l’impegno per smentire tutte le vaccate scritte dall’autore!

  • Sperimentazione animale: l’Imperatrice è nuda o è rivestita di vaccate? (parte IV) | OMG! Science! dice:

    [...] rivestita di vaccate? parte I | parte II | parte III | parte IV | parte V | parte VI | parte VII | parte VIII | parte [...]

  • Jack Carelli dice:

    Grazie di cuore, questo articolo dovrebbero farlo leggere in tutte le scuole e le università di Italia