Home » Stampa cattiva

La terra trema, l’informazione barcolla. E, purtroppo, Beppe Grillo non ci molla

20 maggio 2012: la terra trema in Emilia Romagna, grado 6.0 della scala Richter (1).

29 maggio 2012: la terra trema di nuovo, grado 5.8 (2).

29 maggio 2012, ore 14.20: un articolo sul blog di Beppe Grillo, a poche ore dalla fortissima scossa che ha provocato morti e ingenti danni, dice che “non si può morire di terremoto”. E riporta un’intervista a Giampaolo Giuliani, ex tecnico dell’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario distaccato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, un uomo che afferma di poter prevedere un terremoto “6-24 ore prima” che avvenga. Una cosa che tutti gli scienziati giurano sia impossibile.

Giampaolo Giuliani è la stessa persona che il 25 marzo 2009 disse, in merito a uno sciame sismico che si era appena verificato nella zona dell’Aquila,
“[...] è stato più intenso e con delle scosse più forti, che sono state rilevate dalla popolazione. Lo sciame non è un fenomeno preparatorio ad un evento sismico più rilevante, né ha correlazione con grandi piogge o nevicate, come ho sentito dire da molti. È un fenomeno normale per una zona come quella aquilana. [...]
Mi sento di poter tranquillizzare i miei concittadini, in quanto lo sciame sismico andrà scemando con la fine di marzo”.
Da questa dichiarazione, un osservatore poco attento potrebbe anche dedurre che Giuliani porta sfiga: infatti pochi giorni dopo, il 6 aprile 2009, ci fu il devastante terremoto dell’Aquila, di cui abbiamo parlato in un precedente post. Oppure, si potrebbe dedurre che Giuliani non è così esperto come vuol farci credere.

Eppure il blog di Beppe Grillo lo dice chiaro e tondo: “La sua ricerca sui precursori sismici ha salvato la vita a quanti, nel 2009 in Abruzzo e in questi giorni in Emilia Romagna, hanno dato ascolto ai suoi allarmi“. A chi credere, dunque? A un ex tecnico (non un ricercatore, badate bene; un ex tecnico) o a un ex comico?
Facciamo così, anche solo per un attimo: non crediamo a nessuno dei due. E vediamo cosa dicono gli scienziati.

L’istituto nazionale di Astrofisica, subito dopo il terremoto dell’Aquila, ha pubblicato un comunicato stampa in cui prendeva le distanze da Giuliani, specificando che “le attività del signor Giuliani rispetto [al]la presunta possibilità di previsione di terremoti non sono una ricerca INAF, ma vengono svolte dal Giuliani stesso per scopi personali al di fuori dell’orario di servizio per l’Istituto“.

Enzo Boschi, l’allora presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha criticato Giuliani e il suo sistema di monitoraggio dicendo: “perché chi sostiene di avere scoperto questo metodo di previsione dei terremoti non lo pubblica su una rivista scientifica? … Alla stampa ci si rivolge di regola solo dopo una pubblicazione“.

Nel numero di Science del 17 aprile 2009 viene pubblicato un articolo firmato da Richard A. Kerr, in cui si riassume l’intera vicenda esprimendo un punto di vista molto critico su Giuliani. Sono riportate inoltre alcune affermazioni di Warner Marzocchi, dell’INGV, che dice: Io penso che Giuliani parli in buona fede, ma posso dire che tutte le cose che ha presentato sono ad un livello bassissimo da un punto di vista scientifico. Questo non significa che il radon non sia un potenziale precursore, [ma] non ho visto nessuna prova che questo metodo possa funzionare“. E, riferendosi a due documenti che l’ex tecnico avrebbe messo a disposizione online, aggiunge: “E’ difficile trovare qualcosa di buono nel suo lavoro“.

 

Arriviamo adesso alla parte più divertente (per me, almeno).

Beppe Grillo simula un ictus durante un flash mob

Beppe Grillo è diventato famoso come comico (anche se a me, ci tengo a dirlo, non ha quasi mai fatto ridere), e subito dopo come leader di un movimento politico/guru mediatico. Probabilmente costui ha il pallino della scienza e dei complotti, perché questa dei terremoti non è certo la prima perla che ci regala in tal senso, come testimonia un interessante articolo pubblicato su Wired.

Ve lo riassumo io, per amor di brevità: secondo Grillo l’AIDS è “la più grande bufala di questo secolo“; la diagnosi precoce “è pericolosa” (spiegatemi, per favore, come può essere pericoloso scoprire una malattia largamente in anticipo; il pericolo è scoprirla quando è tardi, non quando si è ancora in tempo per fare qualcosa); i vaccini “sono inutili“; i pomodori OGM hanno ucciso parecchia gente; la cura Di Bella per i tumori funziona (anche se dopo 30 anni è ancora priva di riscontri scientifici); e infine (la mia preferita!), il premio Nobel Rita Levi Montalcini “è una puttana“, e il suo premio Nobel è stato comprato da un’azienda farmaceutica.

E ora, per finire, un quiz per i più attenti: se non bisogna credere a Giuliani perché sbaglia previsioni, non è un esperto del settore e perché i veri esperti contestano modi e contenuti del suo lavoro scientifico; quanti sono i motivi per cui non bisognerebbe non solo credere, ma nemmeno ascoltare Beppe Grillo?

1) dieci miliardi
2) Q
3) il numero di Avogadro

Chi risponde correttamente vince un attestato di stima, e un bacio dal sottoscritto.

 

note
(1), (2) – La tabella sui terremoti del XXI secolo di Wikipedia.
Per tutte le altre citazioni e riferimenti, le fonti sono le pagine Wikipedia linkate in questo stesso articolo.

Tag:, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Scritto da Giovanni Argento Pubblicato il 18 giugno 2012

 

Se ti é piaciuto questo articolo, rimani aggiornato:
seguici anche su Facebook!

2 Commenti »

  • Francesco Ciracì dice:

    Ma si sa che Grillo è il Gran Re delle Vaccate, oltre che, ormai, il peggio della politica, peggio ancora dei rimasugli della seconda repubblica. Voglio dire, cosa ti aspetti da uno che ha preso le liste civiche, ci ha appiccicato il nome di un gelato, e pretende di cambiarci l’Italia.
    Bisogna dire che è un degno leader del popolo di caproni che lo segue a testa bassa.

  • nico dice:

    Fosse solo Grillo a sparare ‘ste vaccate… purtroppo le stesse idiozie su vaccini, OGM e AIDS le dicono anche persone che usano la loro posizione come grandi scienziati in campi completamente irrilevanti per giustificare queste loro insulse prese di posizione (ogni riferimento a fatti, persone o premi Nobel realmente esistiti è puramente casuale).