L’acido desossiribo-lisergico e la sua importanza nella scoperte scientifiche
Chiunque abbia letto l’autobiografia di Kary Mullis (1) sa benissimo quanto drogarsi di LSD sia importante per la storia della medicina, e della scienza in genere. Infatti gira voce che anche Francis Crick, uno dei due scienziati che hanno stabilito che cavolo di forma avesse il DNA (insieme alla sempre accantonata Rosalind Franklin (2)) fosse “sotto acido” nel momento della geniale intuizione.
Certo, magari è stato proprio l’LSD a convincere Crick anche della panspermia, ovvero la teoria secondo cui la vita sulla Terra proviene da meteoriti dello spazio profondo (o altre variazioni sul tema della “vita aliena”). Quindi tanto bene non deve fare. Ma non stiamo a sottilizzare.
In ogni caso, la questione dell’LSD e dell’uso che Crick ne avrebbe fatto è molto controversa: su Internet si trovano decine di pagine che raccontano la storia dello scienziato e della sua scoperta “sotto acido”, come quella del sito Hallucinogens.com. Sulla pagina inglese della Wikipedia, invece, c’è un ampio dibattito tra chi sostiene che non l’avesse preso, e chi invece cita fonti secondo cui era strafatto. Forse la quasi-verità è quella riferita dal suo biografo ufficiale:
This matter was discussed by Crick biographer Matt Ridley in Francis Crick: Discoverer of the Genetic Code published by HarperCollins Publishers; ISBN 0-06-082333-X. The available evidence indicates that Crick tried LSD many years after the DNA double helix discovery. One “newspaper” published a headline saying that LSD played a role in the discovery, but there is no evidence to support that claim. –JWSchmidt 21:28, 19 October 2007 (UTC)
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Ovvero, traducendo molto liberamente, “Crick ha provato l’LSD molti anni dopo la scoperta della doppia elica”.
L’unica cosa certa è che la scoperta del DNA è avvenuta il 28 febbraio 1953, ovvero esattamente 60 anni fa. LSD o no, dichiarazioni pazze o no, è un evento che ha sconvolto il mondo per come lo conosciamo ora. Vero, Grissom? :)
Insomma, buon compleanno, caro acido desossiribonucleico!
(1) Kary Mullis, premio Nobel per la chimica nel 1993, ha scritto il libro “Ballando nudi nel campo della mente”: da leggere assolutamente, se siete interessati alla scienza. Nel suo libro Mullis dichiara apertamente di aver fatto massiccio uso di LSD: probabilmente senza quelle droghe non avrebbe avuto la visionarietà necessaria per inventare la PCR, e quindi stravolgere il mondo. Poi c’è da dire che crede agli oroscopi e si sintetizza i farmaci in casa, e che la cosa più importante nella sua vita è il surf. Insomma, uno scienziato certamente lontano dall’immaginario comune…
(2) Ovviamente noi di OMg!Science! non ci dimentichiamo nemmeno di Maurice Wilkins, che ha vinto il Nobel insieme ai più blasonati Watson&Crick.
Tag:acido lisergico, Ballando nudi nel campo della mente, DNA, doppia elica, Francis Crick, Gil Grissom, Kary Mullis, LSD, panspermia, surf
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Giovanni, ho letto anche di Carl Sagan che avrebbe raccontato di aver fatto uso di sostanze stupefacenti (cannabis credo) prima di scrivere alcuni dei suoi memorabili libri.
E come dimenticarsi poi di Syd Barrett e Jim Morrison, che rispettivamente nei Pink Floyd e nei Doors hanno fatto sfaceli nel mondo del rock. Certo sono anche finiti piuttosto male, essendone diventati consumatori abituali. Questo va detto.
beh, se andiamo nel campo della musica, il discorso cambia (e parecchio). I Beatles, ad esempio, hanno un vero e proprio periodo per ogni droga che hanno sperimentato: prima niente (primi dischi), poi marijuana (fino a rubber soul), poi LSD (da cui la famosa Lucy in the Sky with Diamonds, che le malelingue ipotizzarono ispirata proprio alle iniziali della droga allucinogena).
A loro peraltro le droghe non hanno fatto malissimo: Ringo è ancora vivo, Paul chissà (è morto o non è morto? Le leggende metropolitane si sprecano), George è l’unico morto di malattia, mentre John è stato ucciso da un fan pazzo.
Insomma, nessuno vuole giustificare l’uso delle droghe; ma impiegate dalle persone giuste, forse portano a risultati insperati in alcuni campi del sapere ;)
Credo che siano stati solo più fortunati nel non vedere compromessa la loro salute in quel modo.
C’è un giovane nella mia città, di cui tutti conoscono la storia della dipendenza da sostanze stupefacenti, che si aggira inquieto come un fantasma ossuto, quasi privo di carne sotto la pelle, tanto sembra consumato; non più capace di pronunciare la lettera S e quasi senza volontà se non quella di procurarsi nuove dosi elemosinando un euro alla volta qua e là. Cosa che, chiaramente, non gli riesce facile visto che tutti sanno cosa ci farà con i soldi.
A volte la sua insistenza fa tenerezza e pietà. A volte la frustrazione che si legge nel suo sguardo, per i no che riceve, fa paura. Tutte le curve del suo cranio si intravedono sotto il viso che perde la forma umana e sembra diventare un artifatto dimenticato in questa dimensione da qualche demone dell’Ade.
Mi è difficile accettare l’idea che le stesse sostanze che generano tanta sofferente disumanizzazione, riescano anche a “sgombrare le porte della percezione”, per dirla con William Blake. Sebbene di chimica e di dualismi estremi è fatta la nostra realtà, che, infatti, raramente poeti del calibro di Blake sbagliano nel raccontare.
Chi ha letto Castaneda sa che per cominciare a capire qualsiasi cosa ci vuole il maestro , altrimenti non si sa dove si va a finire
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sa dove si va a finire
[...] E’ stata inventata da un pazzo/genio assoluto di nome Kary Mullis, premio Nobel per la chimica 1993. Un personaggio fantastico di cui vi consiglio assolutamente la [...]