Articoli nella categoria Lo straordinario ordinario
Lo straordinario ordinario »
Stamattina, mentre percorrevo il mio solito chilometro in salita per arrivare al lavoro, la mia attenzione è stata attratta dai tanti oleandri che incontro lungo il cammino. Pensavo… e se non fossero la rosa e il tulipano il simbolo floreale dell’amore? E se fosse l’oleandro? Più arzigogolavo sull’argomento e più mi convincevo che le caratteristiche del Nerium oleander si adattassero meglio all’amore. Perché?
1. L’oleandro è un sempreverde come dovrebbe essere l’amore (ma si sa… l’amore è eterno finché dura) mentre la rosa e il tulipano non lo sono;
2. ha fiori …
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di Loredana Sansone
Guardare, scandagliare, esaminare ogni angolino di cielo nella ferma convinzione che “non siamo soli” e che dovrà pur esserci qualche pianeta simile al nostro, e a furia di cercare, ecco che ci ritroviamo un pianeta, anzi un ESOPIANETA blu, che ci assomiglia.
Innanzitutto specifichiamo che un esopianeta è un pianeta che orbita al di fuori della nostra orbita solare, ma intorno ad una propria stella e finora sono stati scoperti soltanto esopianeti di tipo gassoso, per cui è difficile ritrovarli nello spazio per via della debole luce che emanano: …
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Non sono tra quelli che risentono particolarmente del ritorno dalle vacanze: è come se ci fosse un “me stesso” che non ha mai staccato dal lavoro, ed un “altro me stesso” che riprende con naturalezza i ritmi della vacanza, come se ci fosse sempre stato.
Ciò nonostante, al me stesso che sta sempre al lavoro sta abbastanza sulle scatole questa ripresa delle ostilità: sono finite le vacanze, quale migliore occasione per pensare a tutte le cose che sono destinate a finire? Ad esempio… l’Universo.
Ho trovato (leggi: mi hanno consigliato) questo sito, …
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Nel corso del secolo scorso scorso è stato scoperto (vivo e vegeto) un bel pesciolino dall’aspetto preistorico, simile in tutto e per tutto a fossili vecchi circa 300 milioni di anni, il cui ultimo esemplare vivente si supponeva fosse vissuto circa 70 milioni di anni fa.
Caratteristiche salienti: faccino simpatico, resistente alle alte pressioni e pinne carnose con articolazioni dall’aspetto vagamente simile alle articolazioni degli animali terrestri. Che sia questo il nostro cugino di settemiliardesimo grado?
Cheese!! Questa meravigliosa immagine ve la posso proporre grazie a questo signore qui che l’ha resa …
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Il concetto di spazio è qualcosa di molto familiare nella vita di tutti i giorni, quasi innato nel nostro modo di pensare. Ci permette ad esempio di valutare l’estensione di un oggetto rispetto ad un altro e ci consente di decidere come relazionarci alle altre entità che ci circondano, tranne quella volta che porca miseria secondo me la macchina ci sarebbe stata in garage a fianco della bici.
Abbiamo imparato che le cose sono fatte da atomi, e che questi atomi occupano uno spazio: ne siamo sicuri, dato che li possiamo …
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Nel mondo dell’ultrapiccolo, anche le cose più schifose e malate sembrano sempre estremamente affascinanti.
Questa, ad esempio, è la setola di uno spazzolino da denti completamente ricoperta dalla cosiddetta placca batterica (in pratica è un festino in cui i germi sono tutti strettamente appiccicati l’uno all’altro, e incollati al dente; questi filamenti possono provocare le carie, ma anche il tartaro).
La foto è stata scattata al microscopio elettronico a scansione (Credit: Steve Gshmeissner/Science Photo Library).
Solo a me ricorda le ragnatele di Spiderman? :)
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Credo che i lettori di OMGS abbiano tutti più o meno una certa familiarità con la tavola periodica. A volte, però, inciampi in tutti gli elementi là dove meno te li aspetti!
Mi è recentemente capitato di recarmi presso il Planetario di Milano, vicino a Porta Venezia. Oltre allo spassionato consiglio di andare a visitarlo, vuoi per l’irrisorietà dei tre euro del costo dei biglietti, vuoi per la succosa varietà degli argomenti proposti (non solo il cielo del mese, ma tante conferenze su argomenti disparati), vi suggerisco di andare per dare …
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C’è una cosa che ha sempre affascinato tutti gli scienziati: perché pensiamo? Com’è possibile che il nostro cervello, biologicamente, abbia la coscienza e la conoscenza di sé stesso? Già questo unico dilemma farebbe esplodere cervelli a ripetizione. Per questo abbiamo voluto ospitare un’analisi in quattro parti sulla “storia dell’inconscio”, realizzata da Davide Mangani. Potete dare una ripassata alla parte 1, alla parte 2 e alla parte 3, …
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Questo è l’articolo numero 200 di OMg!Science!. Ed è anche il primo del nostro nuovo autore, Umberto Biscotti. Ecco cosa penso: non c’è modo migliore di festeggiare un traguardo del genere, che avere un nuovo divulgatore al nostro fianco a raccontare la scienza agli appassionati.
Quando siamo partiti con OMg!Science! non mi aspettavo tutto questo: lo speravo, certo, ma non ci credevo mica.
Grazie di cuore a tutti.
[Giovanni]
Succede spesso, nel mondo delle scienze e in particolare della tecnologia, che certe invenzioni o certi fenomeni siano ideati o spiegati ricorrendo all’aiuto …
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C’è una cosa che ha sempre affascinato tutti gli scienziati: perché pensiamo? Com’è possibile che il nostro cervello, biologicamente, abbia la coscienza e la conoscenza di sé stesso? Già questo unico dilemma farebbe esplodere cervelli a ripetizione. Per questo abbiamo voluto ospitare un’analisi in quattro parti sulla “storia dell’inconscio”, realizzata da Davide Mangani. Potete dare una ripassata alla parte 1 e alla parte 2, oppure passare subito a questa terza puntata: in ogni …