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Evoluzione genetica condizionata dai fattori ambientali

Rappresentazione Cromosoma X


Nella ricerca si osserva che i terremoti hanno causato un'impronta genetica nella popolazione dello Stretto di Messina

Uno studio condotto da due ricercatori italiani (un ematologo e una biologa) che lavorano nei laboratori della Banca del cordone ombelicale a Sciacca (Ag), sembra dimostrare che l'evoluzione del DNA è influenzata dai fattori ambientali. Lillo Ciaccio e Michela Gesù i ricercatori italiani che si sono occupati di questo studio, analizzando negli ultimi 4 anni le caratteristiche genetiche di circa 6000 campioni di sangue placentare e di circa 4000 donatori di midollo osseo (provenienti da Calabria e Sicilia), hanno scoperto che una certa modificazione del DNA ha una distribuzione regolare e ordinata in base alla zona di provenienza.
"Questo tipo di distribuzione del Dr11 non può essere attribuita a fluttuazioni casuali o a deriva genetica. Sembra piuttosto che la graduale e ordinata riduzione di frequenza del Dr11 possa dipendere dalla distanza dallo Stretto di Messina", sottolineano i due ricercatori.
Hanno inoltre precisato che questo fenomeno osservato non è spiegabile con le invasioni di diversi popoli che hanno caratterizzato la storia della Calabria e della Sicilia (Normanni, Arabi, Bizantini...).
I due scienziati ipotizzano che siano i terremoti ad influire sulla distribuzione del Dr11.
Questa ipotesi confermerebbe la teoria evoluzionistica enunciata, nell'800, dal naturalista e biologo francese Jean Baptiste Lamarck, secondo cui l'influenza dei fattori ambientali determinerebbe il ramificarsi dell'evoluzione del patrimonio genetico, teoria opposta a quella del "differenziamento casuale" del DNA proposta da Darwin.
Questa scoperta potrebbe contribuire a spiegare le modalità e le dinamiche dell'evoluzione, materia che tuttora causa perplessità e dibattito nella comunità scientifica.
L'area dello Stretto di Messina è stata colpita da diversi terremoti tra la fine dell'800 e i primi del '900 e a causa di questi sismi si diffuse nell'aria il radon, gas nocivo all'uomo (fuoriuscito dalle fenditure nel terreno aperte dal sisma). I risultati dello studio mostrano che la presenza di Dr11 sia accentuata con una certa intensità nei soggetti che vivono nell'area dello Stretto di Messina e secondo le ipotesi di Ciaccio e Gesù questa mutazione sarebbe aumentata per difendere l'organismo dagli effetti nocivi del gas.
Nello zona dello Stretto di Messina il radon è molto presente ma allontanadosi da questa area, la presenza del gas va diminuendo sensibilmente. A Trapani ad esempio la presenza di radon è 70 volte inferiore a quella presente a Messina e Reggio Calabria.
I risultati di questa ricerca saranno pubblicati dalla rivista "Nature Genetics"



Redazione MolecularLab.it (15/02/2007)
Pubblicato in Genetica, Biologia Molecolare e Microbiologia
Tag: genetica, ambiente
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