I quattro quesiti referendari del 12-13 giugno sulla procreazione medicalmente assistita (legge 40/2005) mirano ad eliminare:
- gli articoli che vietano la clonazione a fini terapeutici, la ricerca clinica sugli embrioni e il loro congelamento;
- l’obbligo di creare in vitro non più di tre embrioni e l’obbligo del trasferimento nell’utero materno dopo la loro creazione;
- l’articolo 1, perché con il referendum si vuole affermare che i diritti delle persone già nate non possono essere considerati equivalenti a quelli dell’embrione;
- il divieto della fecondazione eterologa.